venerdì 9 dicembre 2011

SI E' CONCLUSO IL VERTICE UE.


Alle cinque di questa mattina si è concluso il vertice UE tenutosi a Bruxelles.

Risultati conseguiti:
  • la costituzione del Fondo permanente (ESM) sarà anticipata di un anno (luglio 2012) rispetto al previsto e sarà dotato di 500 miliardi; fino alla metà del 2013 rimarrà in vita anche l'attuale Fondo Salva Euro (EFSF);
  • il Fondo Monetario Internazionale sarà dotato di 200 miliardi per sostenere i Paesi in crisi.
La reazione a caldo dei mercati può anche essere positiva, ma ai fini pratici questi provvedimenti non risolvono la crisi.
Intanto è da capire come saranno raccolte le risorse per costituire il nuovo fondo, visto e considerato che non c'è l'intenzione di stampare nuovi euro.
Se il futuro fondo dovesse anch'esso, come probabile, raccogliere denaro collocando obbligazioni (quindi facendo debito) e con la garanzia degli Stati dell'Area Euro, non si eliminerebbe il problema.
Ultimamente l'attuale EFSF ha dimostrato notevoli difficoltà nella raccolta di denaro, e non vedo come un altro fondo con le stesse garanzie, possa ottenere risultati migliori.
Un fondo, due fondi, mille fondi....è tutto fumo negli occhi.

Non è stata invece raggiunta un'intesa per apportare modifiche al Trattato di Lisbona dell'Unione Europea, con le quali sarebbero state introdotte regole di bilancio più rigide.
Mancato accordo a causa dell'opposizione di Gran Bretagna ed Ungheria, che non intendono rinunciare alla sovranità.
Altri Paesi (Repubblica Ceca e Svezia) dovranno ottenere l'approvazione, peraltro non scontata, dei rispettivi parlamenti.
Visto il mancato accordo, ora si cercherà di trovare un'intesa tra i 17 Paesi dell'Area Euro e gli altri dell'Unione Europea che vorranno aggregarsi.

Personalmente ritengo che uno dei motivi principali della crisi non è tanto l'assenza di regole ma l'eccessiva elasticità con la quale sono state applicate sin d'ora.
Per esempio all'Italia è stata concessa una deroga per l'ingresso nell'Area Euro, perchè il suo debito era ben superiore a quel 60% del PIL, limite previsto dal trattato di Maastricht.
La Grecia è riuscita ad entrare truccando i bilanci, ma probabilmente controlli più attenti (forse sarebbe il caso di dire meno compiacenti) avrebbero permesso di scoprire l'inganno.
In sintesi, regole più rigide non dovrebbero far male, ma l'importante è che siano applicate.


Riccardo Fracasso

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2 commenti:

  1. Buonasera,
    Vorrei farvi una domanda,davanti a questo recupero quasi totale delle perdite di ieri,non è che invece era una falsa rottura ribassista,e quindi adesso gli indici visto che escono dal canale ribassista,guadagneranno almeno un 20-30% per il classico rally di NATALE?Voi avete scritto invece,che per Natale vedete gli indici sotto i minimi,la cosa mi spaventa.Grazie per l'attenzione.gianluca.

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  2. Scusatemi,forse mi sono espresso male,non nuovi minimi,ma dicevo vicino ai minimi dell'anno per Natale.L'ho letto ieri sera su un vostro articolo,e oggi vi ho scritto.I mercati sono pazzi,ieri depressi totalmente,oggi super euforici.E l'investitore come fa ad avere le idee chiare?Nessuna certezza come al solito.Gianluca.

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