Stop Loss e Take Profit (o Stop Profit) sono livelli di prezzo che rappresentano rispettivamente la perdita massima che si è disposti a sopportare ed il prezzo obiettivo al quale si intende chiudere la posizione.
Se il mercato supera il take profit o se scende sotto lo stop loss, l’investimento viene automaticamente venduto generando rispettivamente un guadagno o una perdita.
Lo stop loss deve:
· prevedere una perdita accettabile per l’investitore;
· esser posizionato rispettando una logica grafica (poco sotto un supporto o poco sopra una resistenza a seconda che l’investimento sia rispettivamente long o short).
Nel caso di un contesto di alta volatilità è consigliabile fissare stop loss non troppo vicino a supporti o resistenze poichè rischia di scattare troppo facilmente.
Nel caso di un contesto di alta volatilità è consigliabile fissare stop loss non troppo vicino a supporti o resistenze poichè rischia di scattare troppo facilmente.
E' possibile inserire lo stop loss ed il take profit direttamente in fase d'immissione d'ordine oppure successivamente.
Inoltre, è possibile inserire anche solo una delle due condizione; è ad ogni modo consigliabile non rinunciare mai a quella dello stop loss.
Investimenti molto volatili impongono stop loss e take profit più ampi di quelli usati per asset finanziari più stabili, al fine che non scattino al verificarsi di oscillazioni normali per la tipologia del titolo.
Il rapporto ideale tra guadagno teorico e perdita teorica per ogni operazione è di 3 a 1 (grazie al rispetto di tale rapporto è possibile ottenere un guadagno complessivo anche con un numero di operazioni positive inferiori al numero di quelle negative).
Il punto di partenza per impostare un investimento non è l’entità del guadagno, che può anche esser lasciato correre, ma quella della perdita potenziale.
Un esempio può esser utile:
Si acquista un titolo a € 100 e contemporaneamente si inserisce lo Stop Loss a € 98 ed il Take Profit € 106; si noti che si è rispettato il rapporto di 3 a 1, difatti a fronte di un possibile guadagno di 6 euro, si rischia una possibile perdita di 2 euro (ovviamente con un prezzo di esecuzione diverso da quello inserito, viene meno il rapporto).
Supponiamo che l’ordine sia eseguito proprio al prezzo inserito (€ 100).
Da questo momento sono attive le condizioni di Stop e Take: essendo autoescludenti, al verificarsi di una, la seconda sarà cancellata e la posizione sarà chiusa.
L’inserimento contemporaneo consente, quindi, di proteggere le posizioni ancora prima della loro esecuzione fissando i livelli sia d'entrata che di uscita dal titolo.
A differenza dello stop loss che è, solitamente, calcolato come livello di prezzo fisso o come valore percentuale, il trailing stop prende in considerazione l'ultimo massimo (minimo) relativo raggiunto dal titolo e controlla un range di scostamento massimo.
Il trailing stop è una protezione dinamica che segue il trend del titolo, calcolando il massimo (minimo) relativo e adattando il livello di stop, fissato come numero di ticks, ovvero, come numero di scostamento minimo del titolo. È attivo dal momento dell'esecuzione dell'ordine e segue dinamicamente il valore del titolo.
Il trailing stop può esser impostato a seconda di punti percentuali o di ticks.
Con l'espressione "Trailing Stop Loss a 15 ticks", per esempio, si intende dire che si vuole mantenere una certa posizione sul mercato fino a che questa non perde 15 ticks dall'ultimo massimo raggiunto. In altri termini: se si acquista un titolo poniamo a 20,20€, ci si pone la regola di vendere se il prezzo quota 20,05€, cioè perde 15 ticks. Se però nel frattempo il titolo sale di prezzo - poniamo fino a 20,85- e poi scende, il nuovo valore a cui vendere non sarà 20,05€, ma 20,70€, infatti, l'ultimo massimo raggiunto diventa il valore di riferimento da cui calcolare il livello di vendita "stop loss" (20,85€-15 ticks = 20,70€).
E' possibile utilizzare il Trailing Stop anche per ordini di Short Selling in marginazione. Supponiamo di vendere allo scoperto un titolo a 20,50€ e impostare la condizione di trailing stop con 10 ticks di scostamento, vale a dire di vendere il titolo al raggiungimento di 20,60€. Supponiamo che il titolo scenda fino a 20,15€, e poi risalga, il nuovo valore a cui vendere il titolo diventa 20,25€, calcolato come somma tra il minimo relativo e lo scostamento di 10 ticks impostato in precedenza (20,15€+10 ticks = 20,25€).
Il trailing può essere utilizzato anche in combinazione con Stop Loss e Take Profit per la massima protezione degli ordini, anche quando non si ha la possibilità di seguire le proprie posizioni sui mercati finanziari.

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